C A P O N E   S T O R Y

Irriverente, capriccioso, millantatore,

si crede un avvocato, uno chef.

Si crede un grande architetto un artista.

Si crede Reagan.


Dicembre 2023

Tempo perduto ( La fotografia )

Una mattina di pallido sole e di cielo grigio degli ultimi giorni del 2023 a Milano

Capone esce dalla libreria Il Libraccio sui Navigli felice con in mano il libro

che ha appena acquistato, Oblomov di Ivan Aleksandrovic Goncarov.

Sale sul ponte vicino e appoggiato alla spalletta sfoglia le prime pagine

mentre con la coda dell’occhio osserva le acque che scorrono lentamente verso la periferia.

Una cartolina è stata dimenticata al suo interno forse dal precedente lettore.

Si tratta della riproduzione di una foto che immagino nell’originale più grande.

La foto è stata scattata da un anonimo fotografo a Firenze nove anni fa, nel 2014.

Racconta una storia che si svolge di fronte ad una delle diverse cascate del fiume Arno.

Sul retro della foto il titolo: Tempo perduto ( La fotografia ) 2014, oltre ad una dedica:

Grazie per la bellissima fotografia dalla quale ho ricavato questa cartolina.

Capone incuriosito immagina chissà quale romantica storia.

Chiude il libro quasi a protezione dai numerosi passanti col proposito

più tardi di guardare con più attenzione.

Una giovane ragazza di spalle con un leggero vestito primaverile sul greto del fiume scatta

una foto all’acqua che scende schiumosa e rumorosa per tutta la lunghezza della cascata.

In alto un uomo appoggiato al parapetto osserva il fiume e di sottecchi

la ragazza che sta facendo la foto. Alle loro spalle si immagina

il fotografo che riprende l’intera scena.

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Molti anni più tardi qualcuno in una piccola libreria lontana,

in un giorno grigio di dicembre avrebbe acquistato un libro con al suo interno

quella fotografia che un anonimo fotografo aveva scattato a Firenze

molti anni prima in una giornata dolce forse di primavera.








Gennaio 2024

Capone photographer



Woland

La foto è stata scattata da Capone all’esterno dei padiglioni di Arte Fiera 2011 a Bologna.

Si ispira al romanzo di Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita.

Uno strano visitatore lascia gli stand ed esce sulla balconata adiacente gli spazi espositivi.

Appoggiato al balcone osserva il sottostante parcheggio,

la campagna circostante e la casa misteriosa che ha di fronte.

Di li a poco su Bologna ci fu un gran temporale e il cielo si oscurò.

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“ Quell’oscurità giunta da occidente coprì l’enorme città.

Scomparvero i ponti, i palazzi. Tutto sparì, come se non fosse mai esistito

sulla faccia della terra. Attraverso tutto il cielo corse un unico filo di fuoco.

La cosa si ripetè e il temporale ebbe inizio.

Woland cessò d’esser visibile nelle tenebre.”